Al di là dell'impatto effettivo che ogni abitante del condominio detiene sulla gestione delle decisioni che lo riguardano, tutti i residenti devono rispettare le regole del vivere comune.
Come ispira la parola stessa, il concetto-chiave del condominio è appunto la comunione, ovvero la condivisione di alcuni spazi di un immobile: ognuno ne possiede una parte, tutti la possono utilizzare.
Dicendo spazi comuni in condominio ovviamente parliamo di scale, eventualmente ascensoreo giardino, atrio, e locali dedicati agli impianti.
Formalmente quindi definiamo condominio un edificio su più livelli che appartiene per piani orizzontali ad almeno due proprietari, con ciascuno di essi che può utilizzare servizi e impianti in egual misura.
Ogni decisione inerente gli ambienti e/o i servizi comuni deve essere presa dalla maggioranza dei proprietari.
Nel caso in cui un condominio abbia un numero di proprietari maggiori di 4, deve essere nominato un amministratore da parte dell'assemblea, mentre se superano le 10 unità è obbligatorio redigere un regolamento.
Se il testo che disciplina la vita condominiale è stato realizzato direttamente dal costruttore, è stato inserito nei rogiti e contestualmente accettato da ogni proprietario, viene definito "regolamento contrattuale" e può essere modificato solamente con il favore di ogni condomino.
Se invece il regolamente è stata approvato in assemblea viene chiamato appunto "assembleare" ed è consentita la modifica a maggioranza, ovvero con la metà più uno degli intervenuti che rappresentano insieme almeno il 50% dei millesimi.
In ogni caso nessun articolo del regolamento può ledere in alcun modo i diritti di ciascun condomino, né permettere la rinuncia alla proprietà di beni comuni o l'esonero dal pagamento delle spese di manutenzione.
Le parti comuni di un condominio sono proprietà situate sul suolo in cui sorge l'immobile, ovvero tutte le aree necessarie all'uso collettivo.
Ogni abitante del condominio può utilizzare le aree comuni a condizione di non danneggiarle e di non precludere il medesimo utilizzo da parte degli altri.
Tutti quindi devono rispettare rigorosamente il regolamento di condominio: a volte può capitare che contenga norme restrittive un pò particolari a proposito di locazione, e richiedere il preventivo assenso da parte dell'amministratore.
Può essere previsto l'obbligo di concedere una prelazione agli altri condomini oppure può contenere il divieto di favorire particolari attività che possono recare disturbo agli altri condomini, come ad esempio un ambulatorio o un affittacamere.